ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

La cultura occidentale prova disagio nel parlare dell’intestino, eppure questo organo rappresenta la “sorgente di vita”.

Pensate che ogni giorno ingeriamo 2-3 chili di cibo tra alimenti solidi e liquidi, e la nostra salute fisica e psichica nonché il nostro aspetto fisico, come pure la nostra longevità dipendente da ciò che noi scegliamo di mangiare ogni giorno. In altre parole la nostra salute dipende in gran parte dal semplice gesto della mano che porta il cibo dal piatto alla bocca.

La natura ha deciso di utilizzare le molecole alimentari (carboidrati, proteine, lipidi, vitamine , minerali, fibre) per raggiungere il suo obbiettivo primario: dare la vita.
Una volta entrate nel nostro corpo, queste molecole generano nuove cellule, rinnovando quotidianamente il cervello, il cuore, l’intero organismo, ma non solo, creano emozioni negative e positive. In poche parole queste molecole generano vita, e l’intestino è l’organo deputato a trasformare il cibo ingerito in componenti essenziali per il nostro organismo.

Ossessionati dalle calorie, condizionati dalla pubblicità, ci siamo ridotti a vivere l’atto alimentare solo in funzione della perdita di peso. Questa prospettiva è molto riduttiva e non tiene conto del fatto che, il cibo che ogni giorno portiamo in tavola, dialoga attraverso l’intestino con gli altri organi del nostro organismo, a tutto ciò può condizionare in maniera positiva o negativa la qualità della vita.
Scegliere consapevolmente la propria alimentazione significa agire in prevenzione sulla propria salute. Una scelta, questa, che va fatta prima di iniziare il pasto perché il cibo, una volta arrivato nell’intestino, non può più essere controllato.

Proprio così! Possiamo decidere cosa mettere nel nostro piatto ma una volta che il nostro cibo è entrato nel nostro corpo non ne abbiamo ne controllo ne conoscenza.
Nell’atto di mangiare c’è molto di più di un semplice calcolo delle calorie ingerite. Gli alimenti non danno solo energia ma regolano anche la comunicazione tra le cellule dell’organismo.
Chi mangia senza pensare, o meglio senza saper, che la qualità degli alimenti ingeriti può avere degli effetti negativi sull’intestino rischia di soffrire di disturbi intestinali che coinvolgono l’intero organismo compresa la psiche generando ansia, depressione, apatia, disturbi dell’umore in generale, ma anche declino cognitivo generale.

Mangiare è pensare, è conoscere il viaggio che il cibo compie dentro di noi a partire dall’intestino.