IL DIALOGO TRA INTESTINO E CERVELLO

Lungo la parete intestinale si trovano delle cellule speciali chiamate enteroendocrine.
Hanno una vita molto breve, 3-5 giorni, ma intensa e sono molto importanti perché sono in grado di riconoscere gli alimenti che ingeriamo e inviano informazioni al cervello.
Queste cellule sono in grado di secernere decine di ormoni diversi che vanno ad influenzare il nostro metabolismo energetico, le nostre funzioni intestinali, la sazietà come la fame, nonché il nostro cervello, influenzando così il nostro stato dell’umore.
L’intestino e il cervello sono in costante contatto e comunicazione tramite le cellule enteroendocrine e le cellule nervose presenti nell’apparto digerente. L’unione di questi due tipi di cellule si chiama “conettoma”.

La scoperta del conettoma ha permesso di concretizzare l’esistenza di un legame reale, di una comunicazione diretta fra intestino e cervello, non solo ma anche tra cervello e intestino, realizzando che esiste un “cervello diffuso” nel nostro organismo, non solo quello contenuto nella teca cranica.
Esiste anche un altro collegamento diretto tra intestino e cervello grazie al nervo vago. Questo nervo può essere definito il “ sesto senso” perché trasmette al cervello le stimolazioni sensoriali gustative, olfattive e tattili provenienti dall’interno del nostro corpo. I cinque sensi (vista, tatto, udito, gusto, olfatto) trasmettono invece le stimolazioni sensoriali esterne al nostro corpo.

Anche il nostro microbiota intestinale, attraverso i batteri, può stimolare sia le cellule enteroendocrine che i neuroni intestinali, creando emozioni, stati di umore, tristezza e gioia.

È importante rendersi conto che, il corpo umano è più di un insieme di organi, è un organismo più complesso. Bisogna superare l’idea di separazione tra corpo e mente, la mente è un organo diffuso in tutto il corpo, collegato all’apparato digerente, in particolare all’intestino. Quindi è importante imparare a considerare l’alimentazione una scelta vitale, di salute globale che coinvolge non solo il corpo ma anche la mente.

Mentre il cibo transita nel nostro intestino vengono stimolate diversi tipi di cellule che producono alcune stimolazioni nervose sul nervo vago ( il nervo che unisce il cervello cranico con la quasi totalità dei visceri, chiamasi “vago” proprio perché vaga all’interno dei nostri organi) e altre incitano la produzione di alcuni ormoni a seconda di quello che abbiamo mangiato. Ad esempio se facciamo un pasto ricco di proteine e grassi viene attivato l’ormone della fame e dell’appetito chiamato “grelina”.
La grelina stimola la fame sia nelle persone magre sia in quelle obese. Aumenta in prossimità dei pasti e diminuisce un’ora dopo aver mangiato. Di norma questo succede alle persone normopeso, in quelle sovrappeso e obese invece non si riduce e questo causa un desiderio continuo di alimenti.
Anche chi soffre di insonnia ha l’ormone della fame sempre attivo che porta ad un desiderio di cibo in particolare di dolci e carboidrati, che sono poi causa di un aumento di peso. Chi dorme poco quindi corre il rischio di ingrassare, chi invece ha una buona qualità del sonno corre meno questo rischio.
C’è un altro ormone che viene rilasciato quando assumiamo un pasto ricco di proteine e grassi: la “serotonina”, più conosciuto come” l’ormone della felicità e del buonumore”. Il 90% di tutta la serotonina presente nel nostro corpo viene prodotta dall’intestino, solo il 10% dal cervello.

Questa ha un ruolo molto importante nella regolazione del sonno, della sessualità, dell’appetito ma non solo, un deficit di serotonina piò essere causa di disturbo ossessivo- compulsivo, manie ( manie di microbi, ordine , pulizia), ansia, fame nervosa, depressione.
Nell’intestino la serotonina controlla la motilità, l’igiene e il benessere intestinale. Una sua carenza può produrre stipsi cronica e alterazione della motilità.

Nei soggetti depressi e melanconici c’è sicuramente un intestino compromesso. Quindi una carenza di serotonina può causare sintomi sia a livello dell’intestino che del cervello. Quando questa manca entrambi gli organi sono in sofferenza.
Ancora una volta per stare bene, per stare meglio impariamo a prenderci cure del nostro intestino!