SPORT E SALUTE: ALLERGIE, INTOLLERANZE E PRESTAZIONI SPORTIVE

Le allergie e le sensibilità al cibo (intolleranze) come causa di un calo delle prestazioni sportive

Una persona allergica è un individuo che presenta, di solito, una risposta immunologica esagerata nei confronti di qualcosa( antigene o allergene ). In pratica il contatto respiratorio , muscolare, digestivo, della pelle con una certa sostanza scatena una risposta difensiva, in alcuni casi anche molto violenta, che può esprimersi sotto forma di starnuti, tosse, rinite, congiuntivite, dermatite, gonfiore addominale, edema ( cioè rigonfiamento dei tessuti dovuto ad una maggiore concentrazione di acqua), arrossamenti, scariche intestinali, crampi, ecc.

Tutti questi sintomi non sono altro che un tentativo estremo che il nostro corpo attua per fare pulizia verso delle sostanze ( allergeni ) che gli danno fastidio e che percepisce come pericolosi.

Una reazione di questo genere se pur con uno scopo difensivo, può metterci completamente in ginocchio, con gambe molli, respiro corto e debolezza generale, sicuramente questa non è la condizione ideale per chi stia per entrare in campo a giocare la sua partita o sia alla partenza di una gara.

Questo nuoce sicuramente non solo ad uno sportivo ma anche a chi stia per parlare ad una conferenza, o stia iniziando un’impegnativa giornata di lavoro.

Quando un organismo umano viene a contatto con un alimento o una sostanza a lui allergica o sensibile queste causano una caduta della forza muscolare. Potete immaginare che cosa sconveniente sia per uno sportivo ( atleta e non ) che, dopo aver fatto la sua buona colazione, immaginando che sia sensibile al lievito contenuto nella brioche o al latte del cappuccino, inizi il suo buon allenamento mattutino con i muscoli molli e senza forza.

Non solo, un’allergia o una sensibilità alimentare è sempre causa di una processo infiammatorio, cioè se soffriamo di questi due disturbi siamo sicuramente infiammati. In questa condizione il consumo energetico del nostro Sistema Immunitario aumenta considerevolmente.

Mentre quest’ultimo a riposo non consuma molto, quando esso viene attivato può consumare anche fino al 30% del metabolismo basale, come quando ci sono fratture multiple oppure ustioni estese può raggiungere anche il 100%.
Questo per dire che il nostro organismo se è infiammato usa un sacco di energia e possiamo dunque immaginare per uno sportivo quale spreco energetico possa avere se il suo corpo è infiammato. Un allergia o una sensibilità al cibo può dunque ridurre la forza muscolare di un atleta come di una persona normale, sia per un’azione diretta sul muscolo che per un’azione infiammatoria scatenata dall’allergia.

Diventa quindi importante, per uno sportivo che presenta sintomi di allergia o sensibilità, recuperare tolleranza verso le sostanze a lui sensibili e di conseguenza recuperare la salute. E’ fondamentale dunque per uno sportivo sapere se è soggetto a questi disturbi per ottimizzare la sua prestazione.

Quando è presente una condizione infiammatoria è un po’ come se il corpo “bruciasse”. Se chiedessi cosa farebbe ciascuno a casa propria difronte ad un tappeto che ha preso fuoco, e la risposta usuale è “ ci verso dell’acqua”, la spiegazione del gonfiore delle gambe e dei muscoli ingrossati dall’acqua non è di certo solo grazie all’esercizio fisico. Quando un muscolo è infiammato l’organismo accumula spontaneamente liquidi per ridurre la concentrazione delle tossine e delle sostanze infiammatorie, in poche parole utilizza l’acqua per spegnere il suo incendio.

Il peso di una persona infiammata, a parità di tutto il resto, è maggiore di quello della stessa persona non infiammata. Portarsi dietro un peso inutile non è certo il modo migliore per ottimizzare la performance atletica, mentre un muscolo più asciutto è in grado di lavorare meglio in equilibrio, forza e postura. Ma non solo, l’acqua in eccesso diventa un vero e proprio peso in più da portare, come se dovessimo correre con uno zaino di qualche chilo sulle spalle.

Un’atleta allergico o sensibile a determinati alimenti avrà frequentemente sintomo di stanchezza generale, esaurimento energetico, confusione mentale, minore concentrazione, condizioni tutto meno che favorevoli per una buona resa sportiva.

I sintomi possono essere vari: gonfiore dopo i pasti, eritemi, riniti, tosse, pruriti, asma, stipsi, diarrea, infiammazioni, cistiti, candidosi, emicranie, reflusso, ecc.

Arriviamo alla domanda chiave

è possibile fare retromarcia, uscire da questa condizione infiammatoria e allergica?

La risposta è si: una corretta educazione alimentare può ridurre o anche cancellare problemi di allergia o sensibilità al cibo, guadagnandoci non solo in una migliore prestazione sportiva ma anche e soprattutto in salute.

Diventa quindi fondamentale per uno sportivo, ma anche per chi non lo è, eseguire un controllo per conoscere se si è soggetti ad allergie o vittime di una sensibilità al cibo.