L’INTESTINO E IL CERVELLO

Il cervello è l’organo più importante del nostro corpo. Pesa 1,5 chili ed è composto da 100 miliardi di cellule nervose chiamate neuroni. IL cervello di ciascuno di noi ha lo stesso peso, a prescindere dal nostro peso corporeo. Una persona che pesa 50 chili e un’altra che pesa 80 hanno un cervello dello stesso peso e che ha le stesse richieste nutrizionali ed energetiche. Tutti gli organi lavorano per la sua efficienza, intestino compreso.

Fino a qualche tempo fa l’intestino era considerato un secondo cervello. Si pensava infatti che il ventre fosse la sede dei nostri guai psichici e dei nostri disturbi di umore. Oggi si è fatto un passo avanti. Esiste un vero e proprio legame tra intestino e cervello, ed è bidirezionale. In questa nuova visione del corpo umano, non separato in singoli organi, possiamo considerare il cervello come un organo “diffuso” in tutto il nostro corpo, non solo racchiuso nella scatola cranica. Diventa indispensabile, quindi, prenderci cura di questo cervello diffuso. Anche perché sappiamo che, grazie ai progressi della scienza, da un lato potremmo anche arrivare a vivere più di 100 anni, dall’altro sempre più persone saranno allo stesso tempo affette da decadimento cognitivo, demenze vascolari e degenerative.

Queste patologie cerebrali, così come i disturbi del tono dell’umore ( depressione, ansia, apatia, stanchezza psicofisica ) e le patologie psichiatriche dipendono in gran misura dal cibo che ogni giorno scegliamo di portare in tavola. Il cibo è il costante dialogo biochimico tra intestino e cervello.
Proviamo a riflettere sulla nostra alimentazione quotidiana.

E’ basata prevalentemente su ci contenente additivi chimici, su alimenti con farine raffinate e ricchi di glutine ( pane, pasta, pizza, prodotti da forno, biscotti , dolci ), di origine animale ( carne rossa, latticini, formaggi, salumi ), con alte dosi di grassi saturi e carente, invece, di verdure , cereali integrali, legumi, semi oleosi.

Questo tipo di alimentazione agisce in maniera negativa sulla mucosa intestinale infiammando l’intestino, favorendo l’obesità, ma non solo è anche responsabile della neuroinfiammazione cerebrale che porta al decadimento cognitivo e ai disturbi dell’umore.

Il dialogo tra intestino e cervello è mediato ogni giorno dal cibo che entra dentro di noi. In questo rapporto, il microbiota ( flora batterica intestinale ) riveste un ruolo, molto importante. Ciascuno ha un “suo microbiota”, cioè i suoi batteri che vivono in rapporto alla sua storia personale ma anche attraverso al cibo assunto attraverso l’alimentazione quotidiana. Questi batteri possono essere “ buoni” ( cioè utili alla nostra vita ) o “ cattivi “ ( possono nuocere al nostro organismo ). In condizioni normali e sane prevalgono i batteri buoni, ma se dovessero aumentare i batteri cattivi a causa di un’alimentazione errata, abuso di farmaci, stress, ecc., il rischio è che questi potrebbero produrre delle molecole infiammatorie che dall’intestino, attraverso il sangue, arrivano a tutte le cellule e a tutti gli organi, cervello compreso, dove scatenano un processo di neuroinfiammazione che causa depressione, tristezza, tono dell’umore negativo, disturbi del sonno, umore alterato, decadimento cognitivo.

Pensate che ben il 90% della serotonina presente nel nostro organismo, spesso definita “ ormone della felicità “, è prodotta dall’intestino e solo il 10% viene prodotta dal cervello: la salute psichica , quindi, dipende dalla salute dell’intestino.